08/05/2024 18:09:00

Copernicus: nel 2024 il mese di aprile più caldo mai registrato

Negli ultimi 12 mesi riscaldamento +1,61°C su era preindustriale
Copernicus: nel 2024 il mese di aprile più caldo mai registrato

Il riscaldamento globale non si ferma e continua ad aumentare. L'aprile del 2024 è stato l'aprile più caldo mai registrato al mondo dalla metà dell'Ottocento, da quando ci sono rilevazioni scientifiche. Lo ha reso noto Copernicus, il servizio meteo della Ue.
    Ma le brutte notizie non si fermano qui. L'aprile di quest'anno è l'undicesimo mese di seguito che risulta il più caldo mai registrato. E negli ultimi 12 mesi, la temperatura media globale è stata di 1,61 gradi sopra i livelli pre-industriali, oltre il limite di 1,5 gradi fissato dall'Accordo di Parigi e della Cop26 di Glasgow.
    Secondo le rilevazioni satellitari e a terra di Copernicus, l'aprile del 2024 è stato globalmente il più caldo mai registrato, con una temperatura media dell'aria in superficie di 15,03 gradi, 0,67°C sopra la media di aprile del trentennio di riferimento 1991-2020 e 0,14°C sopra il record precedente dell'aprile 2016.
    Copernicus precisa che si tratta dell'11esimo mese consecutivo che risulta il più caldo mai registrato. Aprile 2024 è stato anche di 1,58°C più caldo rispetto alla media di aprile dell'epoca pre-industriale (1850-1900). La temperatura media in Europa per l'aprile del 2024 è stata di 1,49°C sopra la media di aprile del trentennio 1991-2020, rendendolo il secondo aprile più caldo mai registrato sul continente.
    Ma la notizia peggiore è un'altra. La temperatura media globale degli ultimi 12 mesi, da maggio 2023 ad aprile 2024, è stata la più alta mai registrata, di 0,73°C sopra la media del trentennio 1991-2020 e di 1,61°C sopra la media dell'epoca pre-industriale 1850-1900.
    In pratica, il mondo si è ormai giocato l'obiettivo più ambizioso dell'Accordo di Parigi, cioè mantenere il riscaldamento globale entro 1,5°C dai livelli pre-industriali.
    Resta ancora l'obiettivo minimo, restare sotto i 2 gradi. Ma gli 11 mesi di seguito di record di caldo non fanno sperare nulla di buono.
    Proprio oggi, una ricerca del Politecnico di Milano, commissionata dalla società energetica Engle, prevede per l'Italia una riduzione delle emissioni al 2030 di 46 milioni di tonnellate di Co2, quando i target europei richiedono 137 milioni. Il nostro paese produce l'1,7% del gas serra mondiale, ma è pur sempre un paese del G7. E se neppure le potenze più industrializzate riescono a tagliare le emissioni, c'è poco da essere ottimisti per il resto del mondo. 

Varato il primo Superyacht con fuel cell a metanolo verde
Varato il primo Superyacht con fuel cell a metanolo verde
Confindustria al passaggio di consegne Bonomi-Orsini
Confindustria al passaggio di consegne Bonomi-Orsini
Nuovo patto Ue, per l'Italia una correzione da 10 miliardi l'anno
Nuovo patto Ue, per l'Italia una correzione da 10 miliardi l'anno