Faib, il bonus carburante non basta, serve l'accisa mobile

"Prevedere un bonus carburante per le
famiglie meno abbienti è senz'altro giusto, ma lo riteniamo
insufficiente. Come Faib riteniamo quantomeno opportuno attivare
il meccanismo dell'accisa mobile in relazione alle maggiori
entrate dell'Iva, per raffreddare gli aumenti che hanno
collocato il prezzo medio nazionale in self oltre le soglie dei
2 euro per litro". Lo ha detto il presidente di Faib
Confesercenti, Giuseppe Sperduto, l'associazione di categoria
dei benzinai, all'assemblea oggi a Roma per il 60/o anniversario
di fondazione.
"Il cartello del prezzo medio regionale - ha proseguito
Sperduto - che quotidianamente continueremo ad aggiornare sui
nostri impianti non serve certo a contenere il prezzo della
speculazione, che, come dimostrato, non si determina a valle sui
distributori. È in sede internazionale che il prezzo viene
gonfiato da manovre speculative dei mercati finanziari o da
scelte indotte dai paesi produttori. Il problema comunque rimane
sulle spalle dei gestori - ha aggiunto Sperduto - che, seppure
siano state alleggerite le sanzioni, per un semplice errore o
ritardo di comunicazione vengono sanzionati e classificati dalle
autorità di controllo come fosse stata messa in atto una vera e
propria frode commerciale".
I benzinai, ha concluso il presidente della Faib, "devono far
fronte ad una transizione energetica in chiave ambientale che,
seppure con un approccio europeo neutrale, segna la fine delle
certezze che hanno garantito sistemi industriali strutturatisi
lungo un secolo. Per la Faib non c'è tempo da perdere: occorre
varare una profonda riforma del settore. Occorrono senz'altro
nuove regole e risorse, ma anche il controllo e l'affermazione
dei diritti contrattuali contro le illegalità".