26/09/2023 23:25:00

Sfilata in bianco nero e beige alle Tuileries

Sfilata alle Tuileries con opera immersiva di Elena Bellantoni
Sfilata in bianco nero e beige alle Tuileries

Tremate, tremate, le streghe sono tornate. Con la nuova collezione Dior pret-à-porter per la prossima Primavera / Estate 2024, che ha sfilato a Parigi, come ormai accade da diverse stagioni, la direttrice creativa Maria Grazia Chiuri ha voluto continuare a esplorare gli accattivanti legami tra femminilità e femminismo. Combinando le temporalità del passato e del presente, la designer della linea donna della prestigiosa maison francese è interessata a tutte le donne ribelli che hanno affermato la propria indipendenza. Così, sulla passerella delle Tuileries, su uno schermo in movimento composto da tasselli di colori al neon dominati da fucsia e giallo lime, appaiono e scompaiono immagini vintage di cartelloni pubblicitari, alternate a frasi storiche femministe, dai contenuti più attuali che mai. Ma il messaggio è uno, e arriva al pubblico forte e chiaro: "I am not a mother, wife, daughter, I am a woman"; oppure "The game is not her"; "You rule I resist I am not empty space". Chiuri è partita da una riflessione sul presente, pensando che oggi più che mai la moda abbia la responsabilità di rendere le donne consapevoli del loro valore, forti nelle loro differenze. Così le interessano tutte quelle ribelli che hanno affermato una loro indipendenza rispetto a un sistema al maschile e ne hanno contestato le regole. Sono le streghe che conservano il sapere della dea madre, tramandano la conoscenza delle piante e rispettano i tempi della natura. Così le nuove creazioni hanno un stile medioevale, una linea a colonna, anche se la giacca è di taglio maschile. È la grande opera immersiva Not Her di Elena Bellantoni che continua nell'oggi quel no a tutti gli stereotipi che costringono la donna dentro confini predefiniti. La video installazione, che occupa tutte le pareti della scenografia del fashion show, usa il dispositivo analogico Split Flap: si susseguono figure femminili (l'artista stessa) rielaborate da Bellantoni, in chiave pop, seguendo gli immaginari della pubblicità sessista e frasi che diventano contrappunto a rispondere allo stereotipo dominante. "Non è lei, lei non è più tutto questo"
   

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