Granchio blu, altri 10 milioni a sostegno delle imprese

Ulteriori dieci milioni di euro come misura di sostegno per la perdita di prodotto e la protezione degli allevamenti di cozze e vongole che si aggiungono ai 2,9 milioni già stanziati, un intervento per semplificare l'accesso agli indennizzi, la possibilità di pesca a strascico entro le tre miglia e dialogo costante con le associazioni. Sono questi i pilastri dell'azione di contrasto alla diffusione del Granchio Blu illustrati dal ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida in un incontro tenutosi oggi presso il Masaf con le organizzazioni della pesca. È positivo lo stanziamento di ulteriori 10 milioni per rendere più efficace la cattura del granchio blu, lo smaltimento, la messa in sicurezza degli impianti di molluschicoltura, ed anche l'acquisto di seme per la ripresa dei processi produttivi che va ad aggiungersi alla disponibilità finanziaria già prevista dal Dpcm n.104/2023 per 2,9 milioni di euro. È quanto afferma Coldiretti Impresapesca nel commentare le misure annunciate all'incontro sull'invasione della specie aliena dal ministro dell'Agricoltura e della Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida relativamente al contrasto al Granchio Blu nelle valli, lagune, sacchi e tratti costieri del Delta del Po. "È stata annunciata - sottolinea Coldiretti Impresapesca - la modifica della Legge 102/2004 assimilando la figura dell'agricoltore di terra all'agricoltore di mare con l'estensione dei benefici. Inoltre grazie all'intervento dei tecnici del Masaf presso la Dg Mare dell'Ue l'Italia ha ottenuto - continua Coldiretti Impresapesca - la possibilità di utilizzare 6 unità da pesca a strascico, nei compartimenti marittimi antistanti Ravenna e Venezia, per la ricerca e cattura del granchio infestante presente in maniera massiccia nella ristrettissima fascia costiera autorizzandone l'operatività in deroga alle distanza minime previste dalla norme comunitarie. Un intervento che - conclude Coldiretti Impresapesca - va ad aggiungersi alle iniziative pubbliche e private per favore la commercializzazione a fini alimentari della specie aliena che originaria delle coste Atlantiche dell'America si è diffusa lungo tutta la Penisola". Reti con anima in ferro contro il granchio blu nella Sacca di Scardovari, a Porto Tolle, in provincia di Rovigo. Le hanno tirate i pescatori del Consorzio cooperative del Polesine, circa 1.500 soci, a protezione di quattro porzioni di laguna per un totale di circa 20 ettari. All'interno di questi recinti stanno deponendo il novellame, cioè le vongole neonate di piccolissime dimensioni che diventeranno vongole veraci filippine destinate al mercato nazionale e internazionale. Le reti sono state realizzate appositamente da un'azienda emiliana. Sono state piantate, con un sistema di pompaggio, per oltre 30 centimetri sotto il fondale della laguna. Il granchio blu ha ridotto anche di oltre il 90% il prodotto degli allevamenti di molluschi soprattutto nelle lagune del delta del Po in provincia di Rovigo e Ferrara, dove insistono cooperative per un totale di oltre 3 mila pescatori.