Arisa a Belve, 'non sono più un'icona gay, ma che me frega'

"Mi sono sentita non capita, come una
persona che si è battuta per una parte di persone ingrate",
confessa Arisa a proposito dei suoi apprezzamenti su Giorgia
Meloni e della conseguente reazione della comunità lgbtqi+,
ospite nella prima puntata di Belve, il programma condotto e
ideato da Francesca Fagnani, in onda il 26 settembre in prima
serata su Rai2.
Quando la giornalista le chiede se ha ricucito con la
comunità, Arisa spiega: "no, però devo dire che sono le persone
ai vertici, non posso fare nomi… quello mi ha deluso tanto".
Fagnani scherza: "L'hanno licenziata da icona gay", e Arisa
ribatte: "Ma che me frega". E sul botta e risposta con Paola
Iezzi del duo Paola e Chiara, che aveva definito infelice quel
commento, Fagnani ricorda la risposta pungente di Arisa con
tanto di conclusione con dito medio, a cui la cantante aggiunge
"era anche senza manicure fatta". Fagnani chiede: "era quella la
cosa grave, la manicure?", e risponde: "si'". "Ma avete fatto
pace? Arisa: "no".
Quando Fagnani le chiede, parlando dell'infanzia
dell'artista, se è vero che è stata "forgiata a botte", la
cantante conferma "anche". Per poi aggiungere, a proposto delle
sofferenze che questo ha determinato: "Io non lo farei, però
come ho detto più volte i miei genitori si sono trovati di
fronte un essere anomalo e loro erano un po' inesperti, avevano
le loro problematiche. Io li ringrazio sempre perché mi hanno
preparata a tutto, posso sopportare qualsiasi cosa". Alla
domanda della conduttrice se è vero che sia un'artista
complicata con cui lavorare, definita anche "un po' matta",
Arisa ribatte: "Sono considerata un'artista difficile, ma lo
dicono apposta, perché ho un senso del dovere molto radicato che
arriva anche dalle mie origini".