Monito di Dimon sui tassi, potrebbero arrivare al 7%

L'amministratore delegato di Jp
Morgan, Jamie Dimon, mette in guardia dal rischio che i tassi di
interesse negli Usa possano arrivare al 7%, un'evenienza che il
mondo non sarebbe ancora pronto ad affrontare e che potrebbe
provocare forti turbolenze all'economia.
"Penso che sia assolutamente possibile", ha detto il numero
uno di Jp Morgan, la più grande banca al mondo, in un'intervista
al Times of India in occasione di un summit con gli investitori.
"Se fossi una società di consulenza, direi, siete preparati per
tassi al 7%? Siete preparati per una recessione?".
Per il banchiere "lo scenario peggiore" sarebbe "il 7% con
stagflazione": Se le imprese dovessero fare i conti con "volumi
più bassi e tassi più alti, ci sarebbe dello stress nel
sistema".
"Passare da zero al 5% ha colto qualcuno di sorpresa ma
nessuno avrebbe tolto il 5% dall'alveo delle possibilità", ha
detto Dimon. Secondo il quale passare dal 5 al 7% - un livello
per il quale "non sono sicuro che il mondo sia preparato" - sarà
"più doloroso" di quanto non sia stato passare dal 3 al 5%.
"Non sto dicendo che accadrà, sto solo dicendo quanto si
possa togliere questa eventualità dal range delle possibilità",
ha detto Dimon, sottolineando come la spesa fiscale globale "sia
ai livelli più alti della storia" se si esclude la Seconda
Guerra Mondiale, complici le misure dei governi per sostenere la
transizione ecologica, la digitalizzazione e le fabbriche di
microprocessori, le spese militari.
Attualmente negli Usa i tassi sono al 5,5% con il mercato che
si aspetta un taglio il prossimo anno.