Trullo come nascondiglio, arrestato presunto boss nel Brindisino

Il 51enne Cosimo Lamendola,
destinatario di un 'ordinanza di custodia cautelare dal 18
luglio scorso, è stato individuato e arrestato nelle scorse ore
dai carabinieri dopo due mesi di latitanza in un trullo tra le
campagne di Ostuni e Cisternino, in provincia di Brindisi.
L'ordinanza del gip di Lecce su richiesta della Dda trae origine
da un'indagine dei carabinieri della compagnia di San Vito dei
Normanni. Per gli inquirenti Cosimo Lamendola ed il figlio
Gianluca di 34 anni, ancora irreperibile, erano al vertice del
presunto sodalizio criminale, smantellato in seguito
all'operazione Wolf, e per il quale risultano indagate 39
persone. Le accuse a vario titolo per tutti sono associazione di
tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di
stupefacenti, tentato omicidio, detenzione e porto illegale di
armi da fuoco e da guerra, violenza privata, lesioni personali,
estorsione. Nel luglio scorso, invece, furono 19 le ordinanze di
custodia cautelare eseguite.
Ieri, intanto, insieme al latitante è stata arrestata una
donna che aveva funzioni di vivandiera, ed al momento
dell'irruzione stava preparando il pranzo al 51enne. La donna,
trasferita in carcere, è accusata di favoreggiamento personale.
All'interno del nascondiglio sono state rinvenute diverse
parrucche da uomo. Solo pochi giorni fa per la stessa inchiesta
era stato arrestato in Germania il cognato di Cosimo Lamendola,
Rosario Cantanna, anche lui destinatario dell'ordinanza di
misura cautelare del luglio scorso.