A Siracusa sgominato gruppo affiliato al clan Bottaro-Attanasio
Il gruppo denominato Borgata,
satellite dell'organizzazione mafiosa Bottaro-Attanasio, si
sarebbe occupato a Siracusa di traffico di droga, gestione di
bische clandestine, anche con l'uso delle armi. I provvedimenti
eseguiti stamani dalla polizia ed emessi dalla Dda di Catania
riguardano Giuseppe Guarino, 41 anni; Steven Curcio, 21 anni;
Corrado Piazzese, 46 anni e Luigi Scollo, 45 anni, tutti
siracusani. Guarino, reggente del gruppo, avrebbe ricevuto
l'investitura da parte di Alessio Attanasio.
Secondo quanto ricostruito dal procuratore aggiunto
Sebastiano Ardita e dal sostituto Fabrizio Aliotta, della
Direzione distrettuale antimafia di Catania, il gruppo si
sarebbe occupato di "assistenza familiare ai detenuti, il
pagamento degli stipendi ai sodali, la mutua assistenza con
altre organizzazioni criminali, l'attivismo dei sodali in
carcere e persino la cooptazione di alcuni appartenenti a clan
di schieramenti opposti nel gruppo della Borgata".
Secondo la Polizia la disponibilità di armi e di immobili
dove nasconderle, avrebbe permesso di "accrescere la forza
intimidatrice e riaffermare ove necessario la propria egemonia
sul territorio".
Dalle indagini della Squadra mobile della Questura di
Siracusa sarebbero emersi diversi episodi: lo scorso mese una
spedizione punitiva ai danni di un siracusano: colpi di arma da
fuoco sarebbero stati esplosi contro la sua abitazione per "un
alterco con uno dei sodali a causa di un pregresso debito". I
colpi d'arma da fuoco erano stati esplosi alla finestra
dell'abitazione della vittima dove vi era la luce accesa.
In un garage gli agenti dello Scico di Catania e dalla
Squadra Mobile di Siracusa hanno trovato due pistole, munizioni
e un cospicuo quantitativo di droga. Durante la notte, nel corso
di altre perquisizioni, sono stati arrestati un padre e un
figlio "vicini all'organizzazione per detenzione illegale di
droga e armi": trovate sei pistole, circa 6 kg di hashish,
munizionamento vario, materiale da confezionamento, giubbotti
antiproiettile.