09/05/2024 16:36:00

Vite, amori e ideali a San Lorenzo prima delle bombe

In scena a Roma 'Pane, latte e lacrime' di Veronica Liberale
Vite, amori e ideali a San Lorenzo prima delle bombe

Gli ultimi giorni prima del bombardamento di San Lorenzo del 19 luglio 1943 e un messaggio cifrato destinato a mettere in discussione destini, scelte e ideali fino all' epilogo tragico che consegnerà per sempre il quartiere e i suoi abitanti alla storia italiana. Racconta la vita quotidiana nelle zonepopolari della Roma degli anni quaranta ma anche la condizione della donna nel tempo di guerra, la maternità e la sopravvivenza lo spettacolo teatrale ''Pane, latte e lacrime'', di Veronica Liberale, con la regia di Pietro De Silva che sarà in scena al Teatro Tor Bella Monaca dal 17 al 19 maggio con gli attoriFederica Bianconi, Ugo Caprarella, Mariachiara Di Mitri, Lorenzo Mastrangeli, Marianna Menga, Lorenza Molina e Emanuela Panzarino.
    La vicenda è ambientata in piazzale del Verano, davanti al Cimitero Monumentale, dove Alvise Trevisan, un distinto signore del nord, da tutto il quartiere chiamato ''dottore'' per i suoi modi eleganti, aspetta davanti al suo banco preferito di fiori l'arrivo delle proprietarie. In questa piazza si muovono gli altri personaggi, Umberto, custode del cimitero e dei segreti più nascosti del quartiere, emblema della romanità, la sora Assunta, fioraia sarcastica e disillusa e Angeletta, la pazza del quartiere, tragica e poetica, in grado di dire e fare cose straordinarie. E infine Iole, madre di sette figlie, con il marito antifascista in carcere, costretta a diventare capo-famiglia e a gestire questioni e decisioni importanti, stretta tra la cognata Franca, vedova apparentemente superficiale e vanitosa, e Firmina, figlia ribelle e determinata. L'arrivo di una lettera dal carcere indirizzata a Iole, contenente il messaggio cifrato, scatenerà la serie di accadimenti che cambieranno la vita dei protagonisti.
    ''Pane, latte e lacrime'' vuole essere un omaggio alla grande commedia all'italiana movendo dalla lezione del neorealismo per coniugare elementi comici alla satira di costume amara. ''E' una storia che parla delle vite intrecciate di persone comuni durante un periodo turbolento - spiega De Silva -. Ai giovani questa storia offre un'opportunità di comprendere le sfide e le difficoltà affrontate dalle generazioni precedenti, così come il coraggio e la resilienza dimostrati in situazioni estreme''.
    Mantenere viva la memoria di quegli eventi eventi - osserva il regista - ''richiede l'educazione sulla storia e la promozione dei valori di tolleranza, comprensione e solidarietà per un vivere comune pacifico e civile. Attraverso l'istruzione, la commemorazione e la preservazione delle testimonianze, possiamo assicurare che le lezioni del passato siano trasmesse alle generazioni future, contribuendo così a costruire una società più inclusiva e consapevole''.
   

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