Prokof'ev e cinema, Mariotti sul podio all' Opera di Roma
Michele Mariotti torna sul podio del
Costanzi martedì 14 maggio alle 20 per il suo secondo concerto
sinfonico della stagione. Il direttore musicale del Teatro dell'
Opera di Roma si confronta per la prima volta con la Cantata
Aleksandr Nevskij per mezzosoprano, coro e orchestra di Sergej
Prokof'ev, che viene accompagnata dalla proiezione su uno
schermo sul palcoscenico delle scene dell'omonimo film di Sergej
Ejzenštejn per il quale il compositore scrisse la colonna sonora
nel 1938. La pellicola è messa a disposizione da Mosfilm. Il
Coro della Fondazione Capitolina è diretto da Ciro Visco.
Solista il mezzosoprano Ekaterina Semenchuk, che torna all'Opera
di Roma dopo aver interpretato Amneris nell'Aida diretta da
Mariotti nel gennaio 2023. Completa il programma la Sinfonia n.
4 in fa minore op. 36 di Pëtr Il'ic Cajkovskij, testimonianza di
un periodo di crisi esistenziale e sentimentale del compositore.
''La cantata Aleksandr Nevskij, che Prokof'ev trasse dalle
musiche scritte per il film di Ejzenštejn, possiede un'enorme
forza descrittiva - dice Mariotti -. In fondo, nasce come
colonna sonora, ma non consiste in un mero accompagnamento
musicale alle immagini. Quello di Prokof'ev era un progetto
virtuoso, scaturito dal desiderio di fondere i linguaggi
artistici. Ogni episodio è un grande quadro, ognuno con un suo
carattere specifico. Nell'insieme, questi quadri compongono un
racconto che culmina nel momento più tragico, quello de La
battaglia sul ghiaccio''. Incentrato sulle vittoriose gesta di
Aleksandr Nevskij, granduca di Novgorod, il film di Ejzenštejn
ripercorre lo scontro che portò l'esercito russo alla vittoria
contro gli invasori teutonici nel XIII secolo. Secondo la
leggenda, il granduca ordinò ai propri soldati di togliersi le
armature e di condurre i nemici sulla superficie ghiacciata del
lago, nel quale i cavalieri teutonici affondarono per il peso
delle proprie corazze. La partitura , eseguita per la prima
volta a Mosca nel 1939, si affermò fin da subito come opera
patriottica.